2 minute read | April.19.2024
Il Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Trapani ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del team leader di Save the Children impegnato nella missione umanitaria di ricerca e soccorso in mare lanciata dall’Organizzazione nel Mar Mediterraneo nel 2016 e 2017.
Lo stesso Giudice ha disposto il non luogo a procedere nei confronti dei membri di altre due ONG e dei comandanti delle navi impegnate nelle attività di ricerca e soccorso.
Jean Paule Castagno e Andrea Alfonso Stigliano hanno assistito il team leader di Save the Children, il quale era impegnato nella missione di ricerca e soccorso in un periodo in cui i naufragi di persone in fuga dal Nord Africa e dal Medio Oriente erano aumentati.
"L'esito di questa udienza preliminare è il risultato di anni di duro lavoro, durante i quali Save the Children ha svolto una proattiva e minuziosa attività difensiva, raccogliendo e portando all'attenzione del Giudice tutti gli elementi di prova non emersi nel corso delle indagini" ha detto Jean-Paule. "Tali elementi di prova sono stati determinanti a convincere la stessa Procura a rivalutare la propria posizione tanto da richiedere lei stessa una sentenza di non luogo a procedere."
Il procedimento ha affrontato questioni giuridiche rilevanti che possono fornire, da un punto di vista tecnico, gli strumenti per porre fine alla criminalizzazione del cosiddetto délit de solidarité (reato di solidarietà) e offrire tutela legale alle organizzazioni che, come Save the Children, sono impegnate in operazioni umanitarie.
Quasi 30.000 persone sono morte attraversando il Mar Mediterraneo dal 2014, secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.